Contemporaneafestival |05 | |||||||||||||
C O N T E P O R A N E A |
Nel senso che costui ha costruito intorno ai suoi gesti -di terrore- una regia, ambientandoli con grande precisione nei luoghi del simbolico -la chiesa - il supermercato; i luogo della merce. Perchè ormai è certo non può esistere arte senza la messa in gioco del sistema simbolico. Penso al teatro come ad una fitta rete di piccoli luoghi dove si realizza - dove si possa dire -qui è il teatro- in luoghi nati non come tali. La nuova critica deve fuggire dalle funzioni della formalizzazione e del sezionamento dell'oggetto estetico che va ancora nella direzione di ciò che è accaduto ieri. |
Sacchi: Nella tradizione del nuovo- l'insieme di alcuni fenomeni già qui citati dà la misura di quello che sta diventando il teatro nel contemporaneo; di questa oggettualita espansa e disseminata in contrasto a ciò che rimane nelle categorie stagnanti della promozione utilitaristica.In questo senso l'unico modo di fare -resistenza- civile o intellettuale è realizzare una rivista, a metà strada tra l' approfondimento accademico e la militanza quotidiana. Perchè al di la di poter fare un discorso più esteso, si può così ricorrere ad una struttura più agile per disporsi ad una progettualita di lunga gittata. Rischiare dunque con nuovi formati all'insegna dell'interdisciplina e con un progetto ben definito. Con "Art'o" cerchiamo di seguire i processi artistici in considerazione del fatto che la dichiarazione programmatica non è soltanto uno spettacolo, ma un organismo tale quindi da permetterti di allontanarti dalla recensione sull'etico e guardare al processo nel suo insieme organico.Con questo modello- interdisciplinare- ci diamo di volta in volta un macrotema dopoche cerchiamo di creare delle sinapsi tra la progettualita - le invenienze spettacolari o visive, invitando anche un artista a creare un'opera originale per il numero da pubblicare. Questa è la nostra attuale sperimentazione. Al di là di un dialogo aperto e franco con gli artisti io non credo alla modalità evangelica della scrittura tale da creare dei proseliti.Credo piuttosto nel ruolo del solleccitatore che interroga una comunità di riferimento. |
|||||||||||
Sacchettini: Sarebbe interessante analizzare in quali gruppi di teatro si avverte ancora una riflessione sul sacro e sulla merce. O se si trovano questi tematiche nelle produzioni contemporanee.Devo dire come le giovani generazioni sono interessate piuttosto a una visione laica ma nel senso più sporco del termine. C'è una assenza del sacro e pensare al teatro senza sacro credo sia un tema da approfondire...mentre l'attenzione generale è piuttosto volta all'intimismo e al soggettivismo. Molti gruppi soprattutto dell'area romagnola si interrogano sull'origine del male, trovando le radici di questo malessere negli anni settanta e nella famiglia borghese; l'inizio di tutta una serie di problemi e questioni irrisolte. Ma quando la questione viene analizza dal dentro si ritrovano tutti i rischi e le contraddizioni legate allo schema generazionale. |
![]() |
||||||||||||
N O N S |
E S S E R E |
![]() |
|||||||||||
- Sommergersi nel documentario - | |||||||||||||
![]() |
Critica -- Formalizzazione | ||||||||||||
Ho pensato a quello che diceva Fofi a proposito di come in Italia i gruppi veramente significativi potrebbero essere forse sei o sette. E quindi a non dare per scontato che la presenza di artisti nel territorio italiano debba essere così limitata.O che questa generazione così minoritaria sia in qualche modo costituita da quarantenni. Mentre è sconcertante l'assenza di una generazione di mezzo.Come un vuoto clamoroso che si avverte - incolmabile. È probabile che questa difficoltà di emergere sia comune al cinema o alla letteratura, ma credo che per il teatro lo scarto sia anche più netto. Dovremo aprire un dibattito e interrogarci sul futuro del teatro.Può darsi che un devastante effetto di scolarizzazione al contrario di un sano autodidattismo abbia in qualche modo irrigidito la vitalità del teatro coinvolgendo in questo anche la critica. Gli studiosi e i critici di teatro escono ormai solo dai Dams.E' come se le strade fossero già obbligate in partenza, i percorsi già scritti. E così i passaggi del sapere che transitavano attraverso -canali di minoranza- sono stati in buona parte smentiti. Forse per problemi di risorse o per un certo modo di fare spettacolo, ma è certo che luoghi e minoranze possono essere smentite a velocità impressionante. E per protteggersi forse la cosa da fare è - sommergersi nel documentario -rinascondersi a livello comunitario naturalmente, per salvaguardare un patrimonio che altrimenti andrebbe distrutto. |
|||||||||||||
Fofi: Il pubblico odierno chiede che gli si spieghi tutto. I musei stanno conquistando pubblici sulla base della narrazione -il museo narrato- questa è la vera importante novità della -mediologia- e questo cambia la percezione dell'arte che in qualche modo travalica il proprio io personale. Sacchettini: Ricordo certe produzioni sane che sono andate perdute e massacrate forse perchè avevano tentato di scardinare il sistema... così che adesso si torna, come accade ai Motus, ad una sorta di banda. Marino: In italia il meccanismo è così strutturato: stagione teatrale e festival estivi, con la necessità per quest'ultimo di un certo numero di prime per entrare nei finanziamenti del ministero. Quindi la possibilità di sbagliare per la compagnia o per il critico che ne segue il lavoro deve essere minima perchè fallito un festival è molto facile trovarsi fuori dal circuito... Perrier: In Francia il pericolo di un totalitarismo finanziario è forte, per la danza - la nuova danza c'è ancora attenzione, è un movimento che parte dagli anni ottanta e che si sta ancora diffondendo anche se rimane ovviamente per un pubblico elitario."Mouvement" è una rivista indipendente dove si trattano in modo più approfondito i temi della ricerca. Acca: Certo non solo il contenuto o la narrazione in ogni caso sono fondanti benchè poi i contenuti rimangono sempre un gran veicolo. Esiste anche la iperadicazione in cui il senso viene completamente smantellato nella frammentazione di sensi estesi e nella moltiplicazione dei sensi possibili - | |||||||||||||
pagina iniziale | |||||||||||||
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |