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Dimitri
Kosaris. Team Building, 2004.
Courtesy Anima digitale 2006
Aldo Colonetti
Buonasera!
Io sono molto fortunato perchè pur non essendo creativo vivo tra
creativi, sia come direttore di una scuola l
'Istituto Europeo di Design
che ha circa ottomila cinquecento
studenti in tutto il mondo che vogliono imparare il mestiere del designer
e perchè dirigo una rivista che si chiama -Ottagono- che ha a che
fare con persone come Mendini ed altri.
Quindi ho imparato da loro cosa significa creatività.
Io ho imparato in primo che la parola
creatività non
va bene. Userei la parola "costruzione" che un gran teorico come Cassirer
usava nei suoi saggi. Creare è costruire con umiltà un
processo letterario, artistico avendo in mano e conoscendo i codici -
lo diceva Perniola.
La seconda cosa che ho imparato è che la creatività è conoscenza,
e quindi è metodo.
Sono banalità quelle che dico - ma ho visto che ci sono molti
giovani di fronte..
e dunque è grande impegno severo e duro, forse è meglio
non essere creativi, ma essere un impiegato postale.
Terza cosa che ho imparato di questo mestiere - è che la creatività è una
parola che appartiene a pochi momenti della storia del pensiero. Io non
sono un credente e quindi la creatività la misuro nei processi
della conoscenza scientifica o nella conoscenza artistica.
Ma la maggior parte dei creativi sono dei modesti in senso alto, artigiani
della costruzione.
Il fondatore della estetica moderna Kant, nella Critica
del giudizio, ritenuta
la base dell'estetica
dentro la quale lavoriamo
quando parla della creatività non usa questo termine, fa degli
esempi:
-il sarto non è un creativo, ( lo traduco) l'ape non è creativa
- perchè?
Perchè l'ape costruisce qualcosa in virtù della natura,
quindi non fa una azione nel segno della libertà, ma fa qualcosa
nel segno della necessità. Il sarto non è un artista, (
con tutto il rispetto per Giorgio Armani ) perchè dice Kant (che
non conosceva Armani) un sarto lavora su un preesistente - su una struttura
che è la nostra corporeità, che sono le nostre necessità (sunto
).
Cosa vuol dire questo -
che il designer è un mestiere straordinario, bellissimo, molto
utile per il mio paese, molto utile per il sistema economico del nostro
paese, perchè il design è il linguaggio.
Disegnare una sedia è una delle attività più difficili
per un progettista.
Perchè talmente banale e memorizzata la sua funzione - che dare
un valore aggiunto
è forse non impossibile ma molto molto difficile.
E' più facile disegnare uno spremi agrumi inutile, con tutti i
successi che questi hanno prodotto al nostro amico Philippe Stark. Quindi
-creatività- ha tante facce rispetto
ad una struttura formativa, e chiudo dicendo che l'unico impegno
di qualsiasi scuola per chi faccia questo mestiere è insegnare
le regole, la conoscenza, sapere che si parla di creatività applicata
sulle cose che già esistono.
Mendini è un grande designer - architetto ma la sua poltrona "Proust" non è una
invenzione assoluta, ma una declinazione di un oggetto preesistente.
Che serva o non serva a sedersi è un altra riflessione.
Voglio chiudere visto che ci sono tanti ragazzi e ragazze - questo è un
mestiere bellissimo, molto difficile - e non è vero che il nostro
paese forma troppi progettisti. Noi abbiamo bisogno di bravi progettisti,
architetti e designer umili che vuol dire che facciano conoscenza e
lasciano da parte la parola creatività.
Grazie
Festival della creatività. Fortezza da Basso
Firenze, novembre 2006
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